Napoli e la cultura architettonica internazionale – 1974/1991 – Presentazione del volume – 4 giugno 2019

Il volume di Alessandro Castagnaro, che si presenta martedi 4 giugno in aula Gioffredo di Palazzo Gravina in via Monteoliveto con la partecipazione del Rettore Gaetano Manfredi, vuole documentare un evento culturale lungo oltre un decennio, a partire dal 1974, nato dall’iniziativa e dall’opera di due personaggi, Camillo Gubitosi e Alberto Izzo, docenti di Architettura dell’Università Federico II di Napoli, che organizzarono in quell’arco di tempo circa quindici importanti mostre sui più significativi Maestri del Movimento Moderno.

I loro titoli sono: “Le Courbusier”, “Walter Gropius”, “James Stirling”, “Luois Kan”, “Frank Lloyd Wright”. Ed ancora “Cento anni di architettura a Chicago”, come sempre legato alla cultura Americana, ”Evoluzione dei grattacieli di Chicago”, “Five Architects di New York” , “Marcel Breuer” ed altre sull’opera di personaggi olandesi come “Van den Broek e Bakema” o dedicate ad italiani trapiantati all’estero: “Edoardo Catalano” “Paolo Soleri” e “Pietro Belluschi” chiudendo con un’importante mostra su Richard Meier in occasione della laurea Honoris causa conferitagli dalla Federico II nel 1991.

Visitate da un folto e interessato pubblico le esposizioni nei luoghi più rappresentativi della città da Castel Nuovo a Palazzo Reale, da Santa Maria La Nova a San Demetrio e Bonifacio ad istituti di cultura stranieri accompagnate da conferenze, convegni, tavole rotonde e dibattiti oltre che da interessanti cataloghi ormai esauriti e introvabili.

Il libro, in una parte a carattere antologico, riporta i testi dei due curatori e, con una accurata selezione critica, quelli dei maggiori protagonisti – Mario Manieri Elia, Renato De Fusco, Cesare de Seta, Manfredo Tafuri, Roberto Mango, Antonio D’Auria, Pasquale Belfiore, Benedetto Gravagnuolo, Vittorio Magnago Lampugnani – che hanno fornito autorevoli contributi con letture storico-critiche descrittive dell’evento e del dibattito teorico di quel momento storico.

Il volume vuole rappresentare una significativa lettura storiografica di un arco temporale caratterizzato non solo da “continuità e crisi” ma anche dalla perdita di quei modelli che fino a pochi anni prima costituivano l’ inviolabile guida culturale e progettuale per le facoltà di Architettura italiane e internazionali.

Locandina (PDF)